
In risposta a quanto letto sull’articolo pubblicato da Notizie di Prato
Vincenzo Ravone vicesegretario provinciale di Azione: “Bene Biffoni sul termovalorizzatore, basta con l’ipocrisia di chi corre solo dietro al facile consenso”.
Consiglieri di maggioranza e opposizione la smettano di nascondersi dietro ad un dito e chiariscano la propria posizione. Anche al centrodestra chiediamo di finirla con la rincorsa ai populisti come fatto dai loro colleghi a Piombino con il rigassificatore”
Con lo spegnimento degli impianti di Livorno e di Montale, dal 2026 resteranno operativi solo due termovalorizzatori per tutta la Toscana: San Zeno e Poggibonsi. Solo l’ATO Sud sarà autosufficiente per lo smaltimento dei propri rifiuti.
L’ATO Centro (Firenze, Prato e Pistoia) ha già in essere una convenzione per trasferire fino a 15.000 tonnellate all’anno di rifiuti nella discarica di Peccioli (ATO Costa). Qualora si dovesse superare il plafond di 15.000 tonnellate, la convenzione inter-ATO dovrà essere rinegoziata, con un ulteriore aggravio di costi a carico della cittadinanza.
Non è possibile pretendere una riduzione delle tariffe, se non si fanno investimenti infrastrutturali sul territorio. Il conferimento in discarica non è un’opzione, e finisce per mortificare lo sforzo della cittadinanza per l’implementazione della raccolta differenziata. La demonizzazione dei termovalorizzatori è una posizione antiscientifica, populista, economicamente penalizzante.
Prato in Azione