Caro Matteo,
Abbiamo scelto di scriverti direttamente per chiedere il tuo intervento e il tuo impegno riguardo delle questioni che ci stanno molto a cuore: il sostegno per tutte le piccole attività della città che rischiano, dopo questa terribile crisi, di non riaprire; e il supporto a tutte le persone che in questo momento hanno paura per il futuro della propria attività economica o per il proprio posto di lavoro.
Per questa ragione vogliamo riportarti un estratto di un messaggio inviatoci da Irene Pompeo, giovane insegnante di sostegno di una scuola media pratese pubblicato oggi su “il Tirreno” : “Sono circondata da persone, miei concittadini, che ad oggi vivono nell’impossibilità di riprendere la propria attività e nella paura di non poter ripagare i debiti già accumulati in questi mesi di arresto forzato. Il mio intento è quindi di lanciare un appello affinché chi si trova nella mia situazione privilegiata faccia la sua parte a favore degli altri lavoratori ben più sfortunati.”.
E’ un messaggio che non può lasciare indifferenti e che segna, come hai sempre detto, una comunità forte e unita da valori che spesso trascendono e sono la vera risorsa e la vera forza della nostra Città.
Rilanciamo per questo la nostra proposta del fondo “Prato Riparte”, sul quale abbiamo ricevuto pareri positivi da parte di CNA e ConfArtigianato, e per la quale ringraziamo il consigliere Enrico Romei per averla portata all’attenzione del Consiglio Comunale. Una proposta sulla quale lavorare e co-operare insieme, con tutti i soggetti politici, economici, sociali della nostra Città; con la speranza e l’obiettivo che possa diventare iniziativa del Comune a tutela e sostegno di tutti quei piccoli imprenditori e dei loro lavoratori oggi incerti ed intimoriti dal futuro.
Lanciamo quindi questo appello a tutte le forze politiche di opposizione e di maggioranza, alle comunità religiose, a chiunque si richiami al concetto di Comunità, al valore della fratellanza, e a tutto ciò che nella Storia ha fatto grande e permetterà di tornare ad essere grande questa Città; ad ogni singolo pratese.
Insieme possiamo convincere le banche, gli istituti assicurativi e le multinazionali che nel nostro territorio hanno storicamente trovato terreno fertile di affari, a contribuire, con donazioni e crediti agevolati, alla ripartenza e al sostegno per la prosecuzione delle attività della nostra Città, operosa e produttiva come poche altre nel nostro Paese. Riteniamo infatti che lo spirito di Enrico Mattei, uno dei più grandi imprenditori italiani, debba essere fatto proprio da questi soggetti economici, perché nessuno desideri “essere ricco in un Paese povero”.
Il nostro intento, percepibile dalle parole di Irene tanto quanto in quelle di Mattei, deve toccare più anime e coinvolgere quanti più soggetti possibile, affinché alla fine di questa emergenza la nostra memoria collettiva torni al passato con soddisfazione ed ammirazione per non aver, davvero, lasciato nessuno indietro.
Insieme, superando gli egoismi e i distinguo, con generosità, possiamo raccogliere quanto necessario a far ripartire la nostra Città, rilanciandola in un futuro roseo e speranzoso, nonché dare un importante messaggio a quanti oggi sono segnati dallo sconforto e dal dolore per un’attività che non può riaprire, per un posto di lavoro a rischio: non siete soli.
Perché solo uniti, insieme, possiamo fare in modo che “Prato Riparta”, realmente.
Con sincero affetto,
Il Comitato di Prato in Azione